L'uso di strumenti come ASKtoAI per generare testi utilizzando modelli di intelligenza artificiale come GPT3, sta spingendo Google a prendere provvedimenti. Dopo aver annunciato Bard, il motore di ricerca sta finalmente chiarendo le proprie regole SEO. Se volete aggiungere testi che sono stati realizzati dall'intelligenza artificiale nel vostro articolo o sito web e indicizzare le vostre pagine su Google, ci sono delle regole che bisogna rispettare.

Qual è la visione di Google sui contenuti?

Google ha chiarito che le priorità rimangono sempre le stesse riguardo l'interpretazione dei contenuti. L'obiettivo del motore di ricerca è quello di premiare i contenuti di alta qualità, indipendentemente dal modo in cui vengono realizzati.

La sua risposta è stata chiara nell'affermare che non vieta l'utilizzo di contenuti generati dall'intelligenza artificiale, ciò che conta è che le pagine web abbiano contenuti accurati, tempestivi e originali.

Il suo consiglio è di attenersi al concetto di EEAT: competenza, esperienza, autorità, affidabilità. In queste quattro parole si riassumono i criteri su cui si devono basare i contenuti per essere apprezzati dagli utenti e di conseguenza da Google.

Contenuti autorizzati da Google

Google ha messo in risalto l'utilizzo dell'intelligenza artificiale in contenuti specifici per gli utenti che riguardano i risultati sportivi, le previsioni meteorologiche e le trascrizioni.

Sui risultati sportivi afferma che si stanno sviluppando molti servizi, ad esempio per consentire ai tifosi di seguire le partite leggendo i commenti generati dall'intelligenza artificiale grazie alla grande quantità di dati disponibili online.

Le previsioni meteo sono un altro esempio di contenuto che può essere generato dall'intelligenza artificiale, utilizzando dati attuali e storici, per fare proiezioni automatiche. Mentre sulle trascrizioni di un audio o di un video, si può utilizzare tranquillamente un servizio di speech-to-text.

Google parla poi di come l'intelligenza artificiale possa essere un valido strumento per le persone a creare contenuti di qualità per il web, sottolineando un suo utilizzo adottato con un approccio responsabile e a mantenere uno standard elevato sulla qualità delle informazioni e sull'utilità dei contenuti.

Gli algoritmi di Google puniscono i meccanismi di automazione

Google valuta i contenuti in base ai loro meriti, indipendentemente da chi vengono realizzati. Tuttavia, il motore di ricerca tiene conto dell'utilizzo di meccanismi di automazione, cioè i meccanismi di forzatura dei contenuti per aumentare il posizionamento nella SERP, questo costituisce una violazione delle norme, indipendentemente dalla natura degli autori.

Google quindi fa chiarezza e mette nero su bianco le regole anti-spam e sull'utilizzo dell'IA per migliorare i posizionamenti in SERP senza pesare sulla qualità dei contenuti.

La sua lunga esperienza nell'automatizzazione dei risultati per contrastare lo spam è evidente, e dedica ancora notevoli sforzi nel migliorare il contrasto a questi meccanismi che violino le norme. Gli sviluppi di sistemi come SpamBrain continueranno ad evolversi per poter dare priorità ai contenuti utili, affidabili e orientati all'utente.

Google risponde ai dubbi degli esperti SEO

I dubbi che gli esperti SEO hanno su questo argomento sono tanti e Google conclude rispondendo a 10 domande, fornendo informazioni preziose:

  1. Non è inappropriato utilizzare l'intelligenza artificiale in modo coerente seguendo le raccomandazioni di Google.
  2. Google non vieta i contenuti generati dall'intelligenza artificiale, perché è uno strumento che può creare contenuti interessanti.
  3. Il motore di ricerca individua i contenuti di bassa qualità, indipendentemente da chi sono stati generati.
  4. Google applica gli stessi principi al suo motore di ricerca per evitare la diffusione di informazioni false, ed è ancora più attento a tematiche come sanità, politica o finanza.
  5. Per analizzare i segnali e identificare i contenuti creati per manipolare le classifiche, Google utilizza numerosi sistemi, tra cui SpamBrain.
  6. La sua regola si basa sul dare misure di qualità per determinare il posizionamento appropriato nei risultati di ricerca.
  7. L'intelligenza artificiale può essere utilizzata per creare contenuti originali e utili, ma non deve essere vista come un modo economico e semplice per migliorare la SEO.
  8. È importante specificare l'autore del contenuto. Soprattutto nei contenuti di News google dimostra una posizione molto cauta sul ruolo dell'intelligenza artificiale nella stampa.
  9. Google consiglia di indicare che il contenuto è stato creato automaticamente per evitare confusione o fraintendimenti negli utenti.
  10. Altro punto è di non assegnare all'intelligenza artificiale la firma dell'autore perché questo non è contro le sue indicazioni.